Gli interventi di potatura in oliveto sono essenziali per guidare le piante verso specifici obiettivi di produzione, massimizzandone la resa e la resistenza a patogeni e stress climatici. Inoltre, servono a migliorare la qualità dei frutti, la loro pezzatura e le proprietà organolettiche, contribuendo a creare oliveti ordinati e curati dal punto di vista estetico.
Indipendentemente dall’estensione dei terreni e dagli scopi finali della loro attività, gli olivicoltori devono individuare gli schemi e le tecniche di potatura più adatte al raggiungimento dei risultati desiderati, nonché gli attrezzi che sono in grado di rendere efficiente le operazioni in oliveto.
Dal 1958 le soluzioni Campagnola per la potatura offrono il loro contributo alle prestazioni di chi ogni giorno si impegna a tenere alta la qualità delle olive e dei prodotti da esse ottenuti. Approfondiamo il tema e scopriamo quali sono le indicazioni più importanti da seguire per questa fase cruciale della gestione di un oliveto.
Schema di potatura dell’olivo
Il primo passo da compiere per eseguire una potatura dell’olivo efficace è quello di stabilire una sequenza di operazioni che aiutino a ottenere la massima produttività per la pianta e concreti benefici per il suo benessere. In quest’ottica si possono combinare nel corso degli anni diverse tipologie di potatura.
- La potatura di formazione, necessaria per le piante più giovani, perché contribuisce a dare forma alla chioma e a fornirle una struttura equilibrata, che faciliti la fruttificazione e la successiva raccolta.
- La potatura di produzione, che serve a massimizzare la resa produttiva, eliminando i rami in eccesso e favorendo l’irraggiamento e l’areazione della chioma.
- La potatura di manutenzione, eseguita su alberi ormai maturi, che mantiene la forma della pianta, rimuove i rami secchi, danneggiati o malati e favorisce la penetrazione di luce e aria nella chioma.
- La potatura di ringiovanimento, particolarmente energica e orientata a rivitalizzare gli olivi più anziani e improduttivi, stimolando la produzione di nuovi germogli.
Quali attrezzi per la potatura dell’olivo? Le proposte Campagnola
La scelta degli attrezzi migliori per la potatura si concentra sull’individuazione di strumenti che garantiscano potenza, tagli precisi e rispetto della pianta, assicurando all’operatore affidabilità, sicurezza, comfort e riduzione della fatica.
Quali sono gli essenziali per questa operazione?
- Le forbici per la potatura, perfette per i rami più giovani e dal diametro non eccessivo. Nella gamma di attrezzi Campagnola si trovano sia versioni manuali, sia alimentate da batterie plug-in agli ioni di litio (ad esempio STARK M e STARK L, compatibili con aste di prolunga telescopiche), oppure da potenti compressori e motocompressori (come VICTORY o STAR 40 CON ADATTATORE).
- I potatori a catena sono tra gli attrezzi essenziali per la potatura dei rami più vigorosi dell’ulivo e sono proposti in versione elettrica (come KRONOS 58), pneumatica (come LASER e LINX) o dotati di batteria plug-in intercambiabile (come T-FOX e T-REX, anche in versione su asta).
- I troncarami, in versione manuale (modelli S20 o S21) o pneumatica (STAR 50 e F/6 U).
- I segacci manuali, disponibili nei modelli S15, S25 ed S30.
Potatura dell’olivo: il periodo migliore
Esistono principalmente due periodi dedicati alla potatura dell’olivo, uno durante i mesi invernali e uno nei mesi estivi. La potatura invernale o secca, si esegue da ottobre a marzo, dopo la raccolta delle olive e quando la pianta è in fase di riposo vegetativo. Ha numerosi scopi, come quello di eliminare i rami secchi, malati o improduttivi, migliorare la struttura della chioma e la penetrazione di aria e luce al suo interno, controllare le dimensioni dell’olivo e favorire la futura produttività.
Invece, la potatura estiva o verde dell’olivo si effettua nel periodo vegetatitvo e produttivo della pianta, per alleggerire le chiome rimuovendo i rami in eccesso, i polloni e i succhioni. Anche questo tipo di potatura ha effetti diretti sulla salute della pianta, nonché sulla qualità e sulla quantità dei frutti.
Le tecniche di potatura dell’olivo
Una delle scelte principali da effettuare per gli olivicoltori è quella relativa alla forma di allevamento che desiderano dare alle piante. Da cosa dipende questa decisione? Ad esempio, dalla tipologia di pianta, dalle condizioni del terreno, dal clima della zona geografica in cui l’oliveto sarà inserito, dagli obiettivi di resa ed estetici che si vogliono ottenere, dalle attrezzature e dai macchinari che si potranno impiegare nella gestione del terreno.
Un’importante distinzione è quella tra la potatura di un oliveto tradizionale e la potatura di quello super intensivo o intensivo. A cambiare nei tre casi, oltre alla resa produttiva, delle piante, sono anche le tecniche di intervento.
Quali sono le principali forme di allevamento dell’olivo?
Tra quelle più comuni c’è senza dubbio la potatura dell’olivo a vaso policonico. In questo caso da un tronco singolo si diramano da tre a sei branche principali, conformate come un cono. La produzione vegetativa e produttiva viene concentrata sulla parte esterna della branca, facilitando le operazioni di raccolta e potatura, mentre vengono favorite la ventilazione e l’illuminazione della chioma. Inoltre, la potatura dell’olivo a vaso policonico semplificato rende minimale la struttura legnosa della pianta e facilita le operazioni di potatura, minimizzandone i tempi.
Oltre a questa, le altre più diffuse forme sono quelle a globo, a vaso cespugliato, monocono e monocaule a chioma libera.
La potatura dell’olivo ornamentale è utilizzata quando le piante di olivo vengono impiegate per decorare gli spazi verdi esterni, piantate in vaso o in giardino. Tra le tecniche più utilizzare per queste potature artistiche ci sono:
- la potatura dell’olivo a ombrello;
- la potatura dell’olivo a pon pon, anche conosciuta come potatura dell’olivo a palchi;
- la potatura dell’olivo a palla.
La potatura dell’olivo a siepe è meno tradizionale, ma possibile. Queste piante, infatti, possono essere usate per realizzare siepi di diversi metri, che crescono velocemente in altezza e si infoltiscono in fretta, adattandosi a diversi terreni e climi.
Evitare i principali errori nella potatura dell’olivo
Eseguire interventi di potatura professionali significa saper evitare i più comuni errori nella gestione dell’oliveto. Quali sono? Ad esempio, non prestare attenzione alla scelta del periodo più adeguato a effettuare questa delicata operazione, rischiando di farla troppo presto o troppo tardi o in un momento in cui le condizioni climatiche potrebbero stressare troppo la pianta e impedire una corretta guarigione delle ferite dei rami.
Anche intervenire con sfoltiture eccessive della chioma può essere un grosso rischio, perché potrebbe creare uno shock alla pianta e comprometterne il benessere. Un mancato approfondimento circa gli schemi e le tecniche di potatura in oliveto è un altro diffuso passo falso, che gli olivicoltori più esperti imparano a evitare con il tempo e la pratica in campo.
Tipico errore, particolarmente pericoloso per la resa dell’oliveto, è anche la scelta di attrezzi poco professionali, dalla scarsa capacità di taglio o non affidabili. Infatti, effettuare tagli sbavati o imprecisi mette a grosso rischio la rimarginazione della ferita e il benessere dell’albero. Inoltre, l’utilizzo di forbici, potatori, segacci o troncarami non sufficientemente avanzati a livello tecnologico affatica l’operatore sottoponendolo a grandi sforzi fisici, che possono compromettere la sua salute.
Per questo il consiglio è quello di scegliere solo attrezzi la cui qualità è garantita dalla solidità e dalla storicità dell’azienda che li produce. Nelle linee di prodotto Campagnola, ad esempio, trovi tutto ciò che ti occorre per una potatura in oliveto efficiente, sicura e dalle prestazioni eccellenti.
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